lettera-festa-Cristo-Re-2022

19 Novembre 2022 Off Di Maurizio Bini

SOTTO LO SGUARDO DI DIO

Ufficialmente Gesù fu condannato come cospiratore politico ai danni dell’impero romano. Ma i capi dei Giudei che assistevano all’esecuzione e uno dei malfattori crocifissi insieme a Gesù parlavano di lui usando un’altra parola: “Salvi se stesso, se è il Cristo di Dio”.
Noi siamo così abituati a dire o a sentir dire insieme le due parole “Gesù Cristo”, che inavvertitamente finiamo con il considerare questa espressione un po’ come il ‘nome e cognome’ di Gesù. In realtà Gesù di Nazaret fu fatto condannare dalle autorità religiose di Gerusalemme come impostore, per essersi presentato come “il Cristo” cioè «il Messia» promesso dai profeti, “l’eletto di Dio”, il “Figlio” di Dio, “il Cristo re”.
Gesù fu messo a morte con il comune concorso delle autorità religiose, civili e militari dell’epoca, proprio per dimostrare che non era né “il re dei Giudei”, né “il Cristo”.
Per Pilato e i soldati romani il titolo di “re” non poteva essere inteso diversamente che in senso politico. Per i capi ebrei “il Cristo” non poteva essere pensato altrimenti che in senso nazionalistico: religioso e politico insieme. Per gli uni e per gli altri era scontato che con la morte – e soprattutto con la morte in croce – veniva definitivamente annullata ogni velleità o illusione in merito.
Ma pochi giorni dopo la sua morte i suoi discepoli cominciarono a proclamare pubblicamente: “Questo Gesù, Dio I’ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!”. Ma siamo su un piano diverso da quello che pensavano i Romani o le autorità giudaiche al momento del processo e della condanna di Gesù.
Gesù il Cristo non secondo le ristrette attese umane, ma secondo il grande progetto di Dio – è « Signore » in termini molto più alti e in modo molto più profondo e radicale di quanto si possa esprimere nei titoli o nelle istituzioni terrene.

ATTO PENITENZIALE

Signore, viva immagine del Padre, aiutaci a vederti presente nella nostra vita e perdonaci per le tante cecità:
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Cristo, per mezzo tuo ogni cosa è stata creata e donata all’uomo, aiutaci ad amare ogni cosa e perdonaci per gli abusi ed egoismi:
Christe, eleison.
Christe, eleison.
Signore, la tua morte ha riconciliato il mondo: aiutaci ad essere strumenti di riconciliazione e perdonaci per le divisioni da noi causate:
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.

Preghiera dei fedeli

Diciamo insieme:
 Venga il tuo regno, Signore

Ti adoriamo e ti benediciamo, Padre, per la morte e risurrezione del tuo Figlio: fa’ che mai la disperazione e la morte prevalgano sulla speranza e la vita e che il mondo intero cresca nella libertà e nella pace; noi ti preghiamo.

Ti ringraziamo, o Dio, per il regno che sta crescendo su questa nostra terra: rendici collaboratori responsabili, solidali con tutti gli oppressi e con quanti lottano e muoiono per la giustizia e la fraternità; noi ti preghiamo.

Ti glorifichiamo, Signore, per la riconciliazione e la pace che in Cristo hai dato al mondo: il tuo Spirito abbatta ogni barriera, distrugga gli arsenali di morte e ci insegni a spezzare il pane con chi ne è senza; noi ti preghiamo.

Ti chiediamo, Padre, per la fedeltà del tuo amore: la nostra comunità ascolti la tua Parola, si converta e creda fermamente nel mondo nuovo che sta crescendo. Liberaci dalla tentazione di opprimere e primeggiare, poiché tu ci hai resi figli e fratelli; noi ti preghiamo.

Vita della Comunità

  • Ogni giovedì ritroviamoci a pregare
    Giovedì 24 Novembre
    a S.Giovanni Gualberto
    dalle 18:45 alle 19:30
    Cerchiamo il Signore e facciamoci trovare
    Preghiamo per la pace
  • Domenica 27 Novembre
    GIORNATA della COMUNITA’

    dalle 12:00 alle 17:30
    S.Agata di Reggello

    Pranzo a sacco.
    Chi necessita un passaggio chieda in parrocchia

  • Domenica 27 Novembre
    Inizio Tempo di Avvento