lettera-domenica-6-Mar-2022

5 Marzo 2022 Off Di Maurizio Bini

SOTTO LO SGUARDO DI DIO

Il deserto, luogo fisico, ma anche spirituale:

  • luogo di penuria e di fragilità, ove si sperimenta la fame e la sete;
  • luogo di disorientamento, dove si rischia di perdersi, di smarrire la via e quindi ci si trova in pericolo di morte;
  • luogo di prova, in cui emerge ciò che passa per il cuore: le paure, l’angoscia, i tentativi maldestri di porvi riparo.

Ma il deserto non è solo questo. E’ anche:

  • luogo di libertà, in cui spogliarsi di tutto quello che non è indispensabile, della zavorra che ci impedisce di procedere;
  • luogo di apprendistato e di iniziazione ad una vita nuova, perché non si passa dalla schiavitù alla libertà magicamente, ma affrontando dei passaggi talora duri, difficili, dolorosi;
  • luogo di esperienza di Dio, di un Dio vicino, presente, che non sottrae alla fatica, alla ricerca e alla sofferenza, ma accompagna con saggezza e benevolenza, con misericordia e compassione.

Questo deserto ci fa ricordare i tanti deserti della nostra esistenza:

  • i deserti dell’isolamento, dell’aridità spirituale, della nostra incapacità di comunicare con Dio e con gli uomini;
  • i deserti dell’abbandono tra cui ci troviamo a causa del tradimento e dell’infedeltà, quando la cattiveria nostra o degli altri ci fa percepire in modo acuto la mancanza di amore;
  • i deserti dell’egoismo, in cui il cuore indurito e reso sterile dall’indifferenza, dall’avidità, dalla cupidigia, vive una malattia insanabile, senza via d’uscita;
  • i deserti della fragilità in cui si sperimenta la propria debolezza di fronte alle situazioni di male, le molteplici ricadute nel peccato, che generano la sensazione di non potercela fare;
  • i deserti provocati dai nostri insuccessi, dai nostri piccoli e grandi fallimenti, quando i nostri bilanci appaiono ostinatamente in rosso e proviamo la sensazione amara di aver sbagliato tutto;
  • i deserti provocati dall’orgoglio, dalla violenza, dal sopruso, ma anche dal pregiudizio e dal sospetto, dalla voglia di prevalere e di imporsi.

ATTO PENITENZIALE

Signore Gesù, spesso non sappiamo distinguere il bene dal male, perché ci siamo adeguati alla mentalità di questo mondo.
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Cristo Gesù, siamo distanti dagli ideali del Vangelo, viviamo di compromessi, mostriamo poco entusiasmo nel testimoniare la fede.
Christe, eleison.
Christe, eleison.
Signore Gesù, viviamo come se tu non ci fossi, preghiamo poco o solo nel bisogno, talvolta siamo di inciampo ai fratelli di fede.
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.

Preghiera dei fedeli

Preghiamo insieme e diciamo:
  Liberaci, Signore, da ogni male.

Per tutto il popolo di Dio, perchè nella Parola e nell’Eucarestia trovi la forza di vincere le seduzioni del peccato. Preghiamo.

Per gli uomini del nostro tempo, perchè nel ritmo frenetico della vita odierna sappiano trovare il tempo da dedicare alla preghiera e alla riflessione. Preghiamo.

Per quanti appartengono alle grandi religioni monoteiste: il cristianesimo, l’ebraismo e l’islamismo ritrovino le radici comuni nella fede di Abramo. L’ancorarsi a questa identica esperienza di fede renda possibile la comunione fra tutti i credenti nel Dio dei nostri padri. Preghiamo.

Per la nostra comunità. perchè nei quaranta giorni quaresimali viva lo spirito della penitenza per avvicinarsi ogni giorno di più al Signore. Preghiamo.

Quaresima

  • Si professa la fede con il Credo Apostolico
    Simbolo degli Apostoli

    Io credo in Dio, Padre onnipotente,
    Creatore del cielo e della terra.
    E in Gesù Cristo,
    Suo unico Figlio, nostro Signore,
    il quale fu concepito di Spirito Santo
    nacque da Maria Vergine,
    patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso,
    mori e fu sepolto; discese agli inferi;
    il terzo giorno risuscitò da morte;
    salì al cielo, siede alla destra
    di Dio Padre onnipotente:
    di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
    Credo nello Spirito Santo,
    la santa Chiesa cattolica,
    la comunione dei santi,
    la remissione dei peccati,
    la risurrezione della carne,
    la vita eterna.
    Amen.

  • Dopo la proclamazione “Mistero della fede” si continua dicendo:
    “Tu ci hai redento con la tua croce e la tua resurrezione,
    salvaci, o redentore del mondo”
  •   
  • Stazione quaresimale “Sperimentare la salvezza”
    (dedicato a chi vuole iniziare il cammino di fede)
    Venerdì 11 Marzo ore 21:00
    Chiesa S. Michele Arcangelo
    La figlia di Giairo e l’emorroissa (Luca 8,40-56)