I bambini incontrano il Cardinale

30 Aprile 2017 Off Di Stefano Masetti

Nei due incontri che hanno visto come protagonisti i bambini del catechismo, il Cardinale Betori è stato intervistato, anzi “interrogato” come ha detto lui stesso mettendosi a disposizione dei sui “allievi in una scuola all’incontrario” , dai più piccoli membri dell’Unità Pastorale. Sono state tante le curiosità e i particolari su cui si è concentrata l’attenzione dei ragazzi e, in alcuni casi, hanno fatto scoprire lati meno noti del nostro Vescovo, ad esempio alcuni ricordi di infanzia:

Giocava a pallone da piccino?
Sì, riserva o ala, dove combinavo meno pasticci, non ero un grande atleta.

Ed anche:
Ci dici un ricordo della tua Prima Comunione?
Avevo sei anni, ero molto piccolo, ed ho fatto la Prima Comunione insieme alla Cresima: ricordo una grande gioia derivante da un incontro stretto con Gesù.
Le domande hanno spaziato dall’origine nostra e di tutte le creature…

Chi ha creato il mondo? Dio o il Big Bang?
[…]Chi c’è dietro il Big Bang? Secondo noi Dio!
… a questioni più di natura logistica!
Noè come ha fatto a chiamare tutti gli animali?
Certamente non sono mancate le domande personali, che, magari, anche qualcuno con qualche anno in più avrebbe avuto la curiosità ma non il coraggio e la spontaneità di fare:
Ti piace il tuo lavoro?

Come ti è venuta l’idea di fare il vescovo?
Non è venuto in mente a me, è il Papa che nomina i vescovi. Per fare il prete si fa domanda dopo 5 anni di studio. Papa Giovanni Paolo II mi ha nominato, Benedetto XVI mi ha spostato qui. A 75 anni dovrò dare le dimissioni

Come stai?
I medici giusto ieri mi hanno detto che va tutto bene, a parte che dovrei perdere ancora 2-3 kg…ma stasera sarà difficile perché sono a cena da Don Luciano!

Quali sono le cose che fai durante la giornata?
Pregare, preparare le cose da dire alla gente (omelie, conferenze, interventi), leggere la posta e preparare le risposte, ricevere i sacerdoti per parlare, fare riunioni con i collaboratori, visitare i malati, fare visite pastorali, partecipare a momenti istituzionali (perché il vescovo rappresenta la Chiesa di fronte alla società).

Ti piacerebbe diventare Papa?
No! È una “disgrazia” che lasciamo a Francesco perché è una personalità grande e siamo felici di avere questo Papa, quindi tifiamo e preghiamo per lui!

Hai molti impegni con la Chiesa, a volte non sei un po’ stanco?
Non tanto stanchezza fisica, quanto stanco di tanti problemi da affrontare: eppure io di qui stasera esco felice e ricevo tante gioie.

Perché sei venuto qua?
Sono in visita pastorale per incontrare tutte le parrocchie che mi sono state affidate: la Diocesi di Firenze con 835.000 persone ha più di 300 parrocchie! La visita pastorale è dialogare e conoscere, farmi conoscere dalla gente e io a mia volta conoscere la mia gente: io sono il segno di Gesù che è vicino a tutti!

Come mai ti piace fare il vescovo?
Ho una famiglia di 835.000 persone e sono padre di tutti e devo dimostrare che Dio è Padre di tutti. Ho la responsabilità di essere lo specchio del Dio Padre. A me piace perché sono convinto che il Papa abbia scelto il volere di Gesù e io sono felice di fare quello che vuole Gesù.

Esistono dei vescovi femmine e non maschi?
No. Ricordatevi che la persona più importante per Gesù non era San Pietro ma Maria; tuttavia ha scelto di non affidare alle donne questa funzione.